Quest'antropocentrismo che vuole l'uomo e il suo dio cartaceo protagonisti della storia trova più spazio fra i suoi contestatori che fra i suoi promotori, oggi. Bizzarro.
Non vogliamo più dio perché altre nostre produzioni lo sostituiscono. Ovvero vogliamo sempre dio, magari con una scadenza più controllabile.
venerdì 23 maggio 2008
lunedì 19 maggio 2008
Cosa ho
Reti di nuvole sul mio anno
guadare con forza il fiume
fino all'ultimo schizzo d'acqua
dipingersi nell'ignoto
diventare l'ignoto
subire se stesso
come già é
inventarsi il patimento
gli altri patimenti fan ridere
salutarli
con una rinnovata libertà
di far nulla
con il mondo ai tuoi piedi
senza nulla schiacciare
amare il ricordo senza nulla ricordare.
*il Vate inutile*
Reti di nuvole sul mio anno
guadare con forza il fiume
fino all'ultimo schizzo d'acqua
dipingersi nell'ignoto
diventare l'ignoto
subire se stesso
come già é
inventarsi il patimento
gli altri patimenti fan ridere
salutarli
con una rinnovata libertà
di far nulla
con il mondo ai tuoi piedi
senza nulla schiacciare
amare il ricordo senza nulla ricordare.
*il Vate inutile*
lunedì 5 maggio 2008
aforisma #487
Non a caso si dice "provare" per intendere la percezione e per intendere il tentare: si "prova qualcosa"; in qualche modo un'emozione è sempre un tentativo - del tutto smarrito - di sentimento.
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