lunedì 15 dicembre 2008

La natura e l'amore fra silenzi e solitudine. Turbamenti di Carducci a confronto

Discostarsi per un momento dall'amato, dalle peripezie e dalle fantasie contingenti e sospendere per breve tempo tutta la propria partecipazione è possibile, a patto che si ritenga la Natura come quello specchio eterno che possa in qualche modo sospirare verità stringenti.
Ogni amore è di certo un cammino, come del resto ogni cammino è un lasciarsi dietro qualche cosa che si ama.

Innanzi, innanzi. Per le foscheggianti
coste la neve ugual luce e si stende,
e cede e stride sotto il pié: d'avanti
vapora il sospir mio che l'aer fende[...]
(notte d'inverno)

Tutto ciò che appare non è incontro. Se solo ci si sofferma per un istante su quel che vuol dire "presente" al di fuori di sé, al di fuori del proprio amare, la natura pare sempre crudele.


Ogni altro tace. Corre tra le stanti
nubi la luna sul gran bianco e orrende
l'ombre disegna di quel pin che tende
cruccioso al suolo informe i rami infranti[...]
(notte d'inverno)


La Natura parrebbe rispondere con silenzi:, ma sia la luna che le ombre cospirano affinché nulla tranquillizzi l'amante, mostrandogli i rami infranti come un malaugurio. Le proiezioni di ciò che si spezza, che si annulla in Natura non sono mai per il cuore dell'amante solo visioni di qualcosa che perisce, ma anzi qualcosa di eternamente vivo che eternamente si mostra come spezzato.

[...]Ed emerge il pensier su quei marosi
naufrago, ed al ciel grida: o notte, o inverno,
che fanno giù ne le lor tombe i morti?
(notte d'inverno)

L'amante giunge fino al pensiero sui morti. Fallita la via che mostrava sottilmente la via dell'eternità. Umano è il suo rapporto con la natura e umano rimane il suo rapporto con ciò che pare si spezzi. Senza alcuno scrupolo pretende di sapere dalla Natura cosa finisca, ma anche cosa sorga. In Carducci questo emerge in maniera eminente, quando uniamo Notte d'inverno con Panteismo:

[...]Io mai no 'l dissi: e con divin fragore
la terra e il ciel l'amato nome chiama,
e tra gli effluvi de le acacie in fiore
mi mormora il gran tutto - Ella, ella t'ama.
(Panteismo)

Tutto diventa dio, quando la Natura suggerisce lo splendore. Ma che lo splendore suggerito sia pari all' "amato nome", ovvero all'oggetto del proprio amore, è pur sempre un artifizio umano. La natura suggerisce ogni via e ogni coloritura degli essenti, ma non necessariamente rimanda l'uno all'altro. Nella nostra esperienza possiamo sì appellarci in poesia alla Natura per celebrare l'amato, ma pur sempre è da ricordare quanto enigma riposi nella Natura stessa e quante amorevoli pitture applica il nostro immaginario: ella, come una Monna Lisa ancor meglio dipinta, ha nel sorriso la luce dell'alba e del tramonto.
In un istante ogni cosa potrebbe sorgere come spegnersi senza che propriamente né l'una né l'altra cosa accada.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La sera si prolunga
Per un sospeso fuoco
E un fremito nell'erbe a poco a poco
Pare infinito a sorte ricongiunga
Lunare allora inavvertita nacque
Eco, e si fuse al brivido dell'acque.
Non so chi fu più vivo,
il sussurrio sino all'ebbro rivo
o l'attenta che tenera si tacque.
Ora il vento s'è fatto silenzioso
E silenzioso il mare;
Tutto tace; ma grido
Il grido, sola, del mio cuore,
grido d'amore, grido di vergogna
del mio cuore che brucia
da quando ti mirai e m'hai guardata
e più non sono che un oggetto debole.
Grido e brucia il mio cuore senza pace
Da quando più non sono
Se non cosa in rovina e abbandonata.

(Cori descrittivi di stati d'animo di Didone- Giuseppe Ungaretti)


Mi è venuta in mente leggendo (liberissima associazione).

Per il resto, vorrei rifletterci meglio, ora non sono lucidissima e ho un intrico di sensazioni contrastanti..tirerei in ballo l'egocentrismo e il senso estetico ma poi diventano motore propulsore di uno scavo più profondo..quindi si trasformano in un qualcosa d'altro.

Magari utilizziamo natura e dio come matrici/simboli..in senso molto molto lato li -passami il termine, dai- "metaforizziamo"?
Narcisismo/blasfemia? si vabbè.
Ma forse esistono anche per essere messi al nostro servizio come strumenti di indagine intima..

E poi le chiacchiere stanno zero..ti lascio un'altra cosa (che ho ascoltato tutto il pomeriggio e che secondo me chiarisce meglio di me quello che voglio dire).

http://www.youtube.com/watch?v=g-8Arvz8rHM&feature=related

Ilaria (ripeto, non sono lucida)