sabato 26 aprile 2008

pausa thé delle 17.01 con L'Inno alla Gioia di Schiller e il "buon senso" di Holbach

Prendere questa parte che si è ritenuta più densa e farne l'uso che se ne vuole:

Freude trinken alle WesenAn den Brüsten der Natur;
Alle Guten, alle BösenFolgen ihrer Rosenspur.
Küsse gab sie uns und Reben,Einen Freund, geprüft im Tod;
Wollust ward dem Wurm gegeben,Und der Cherub steht vor Gott!
Froh, wie seine Sonnen fliegenDurch des Himmels prächt'gen Plan,Laufet, Brüder, eure Bahn,Freudig, wie ein Held zum Siegen.
Seid umschlungen, Millionen.Diesen Kuß der ganzen Welt!Brüder!
Über'm SternenzeltMuß ein lieber Vater wohnen.Ihr stürzt nieder, Millionen?
Ahnest du den Schöpfer, Welt?Such'ihn über'm Sternenzelt!Über Sternen muß er wohnen.


ovvero:

Gioia al sen dell'Universo
Posson tutti i vivi aver,
Vanno il buono ed il perverso
Pel fiorito suo sentier.
Ebbe ognun fino alla morte
Vino, amore ed un fido cuor;
Vollut'a fu al verme in sorte,L'angel gode in te, Sinor.
Van gioiosi nella gloriaMondi, Luce e vita a dar,
Ite, figli ad esultar
Come prodi in gran vittoria!
Siate avvinti, o millioni,Nella gran fraternit'a!
Figli! Sommo un padre sta Sopra gli astri e sopra i tuoni.
Vi prostrate, millioni?
Senti Iddio, mondo, tu?
Volgi il guardo sopra gli astri,Sopra gli astri sue regioni.


La curiosità sta nell'immaginare la reazione di Holbach agli ultimi due versi.
Ecco di seguito un passo tratto dal "buon senso"

11 • Con la religione, dei ciarlatani sfruttano l'insensatezza degli uomini

Colui che, fin dall'infanzia, ha preso l'abitudine di tremare ogni volta che sente pronunziare certe parole, ha bisogno di quelle parole e ha bisogno di tremare: per ciò stesso egli è più incline a dare ascolto a chi alimenta i suoi timori, che a chi tenta di rassicurarlo. Il superstizioso vuole aver paura, la sua immaginazione lo richiede; si direbbe che nulla teme quanto di non aver nulla da temere.
Gli uomini sono dei malati immaginari: dei ciarlatani bramosi di approfittarne si dànno da fare per mantenerli nella loro insensatezza, in modo da lucrare la ricompensa delle loro cure. Ai medici che ordinano un gran numero di medicine si dà molto più ascolto che a quelli che raccomandano un buon regime di vita, o che lasciano agire la natura.

12 • La religione seduce l'ignoranza suscitando la meraviglia

Se la religione fosse chiara, avrebbe molto meno attrattiva per gli ignoranti. Essi hanno bisogno di oscurità, di misteri, di terrori, di favole, di prodigi, di cose incredibili che li facciano sempre lavorare di fantasia. I romanzi, le leggende tenebrose, i racconti di fantasmi e di stregoni esercitano sulle menti del volgo ben più fascino che le storie vere.



Che gioia, per l'appunto, fare le presentazioni ai filosofi, farli parlare e innervosire con il solo privilegio della fantasia!
Divertissement da quattro soldi, lo so - ma anche il filosofo più cupo prende il thé alle 17.01 -

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